Tutto il Mondo guarda a MONTALCINO

 

            Focus sul territorio e sul vino di massima eccellenza italiana. La storia di Montalcino, dal  Brunello di Biondi Santi ai protagonisti di oggi (ad esempio, Le Chiuse). Una degustazione “verticale”  per raccontare le annate più importanti del Brunello, dagli anni 70’ ad oggi, attraverso i suoi principali protagonisti. In degustazione coperta anche Luce e CastelGiocondo.

 

Il Brunello di Montalcino è senza dubbio il vino toscano più famoso al mondo, un grande rosso di carattere . Si tratta di un vino da Sangiovese Grosso in purezza, un vitigno che rappresenta perfettamente il territorio toscano. La zona in cui viene prodotto il vino Brunello è relativamente piccola, poco più di 2000 ettari vitati, con una produzione media annua di 8,5 milioni di bottiglie, il 65% delle quali esportate in tutto il mondo. Il primo mercato è quello statunitense, pari al 25% dell’export, a seguire Germania, Svizzera, Canada, Regno Unito, Giappone e altri 60 Paesi. I terreni di Montalcino sono molto complessi, a sud caldi ed umidi, composti da marne e calcare, a ovest sono fatti da argille e sabbia. Secondo il disciplinare del Brunello la resa massima dell’uva per ettaro è di 80 quintali, anche se molte aziende scendono volontariamente ai 60 quintali, per elevare la qualità di produzione. Il Brunello viene affinato in botti di rovere per almeno due anni e messo in commercio cinque anni dopo la vendemmia, mentre la versione Brunello Riserva deve riposare almeno sei anni. Secondo il Consorzio, le migliori annate di Brunello, a cui vengono attribuite le cinque stelle, sono il 1945, 1955, 1961, 1964, 1970, 1975, 1985, 1988, 1990, 1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, 2012 e 2015. Tra i grandi produttori di Brunello possiamo trovare Biondi Santi, considerato il padre di questo nobile vino. La nascita del Brunello risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando nel 1865 Clemente Biondi Santi propose a una fiera il primo Brunello ante litteram. Da allora di strada ne è stata fatta tanto e oggi il Brunello di Montalcino rappresenta la Toscana del Vino nel Mondo! Ma che profumi deve avere un Brunello? Ogni bottiglia, beninteso, può avere caratteristiche organolettiche diverse a seconda del terreno in cui è stato allevato il vitigno, le pratiche di cantina e la filosofia del produttore, ma in termini generali un buon Brunello non può prescindere dall’avere sentori di piccoli frutti rossi, vaniglia, confettura, mentre in bocca deve essere caldo, asciutto, elegante e persistente. Tra i migliori abbinamenti del Brunello c’è quello con le carni rosse, la selvaggina da pelo e i formaggi stagionati. Ma è possibile berlo anche come vino da meditazione.

 

Luogo: Salone delle Feste -  Circolo del Tennis zona Cascine Firenze con ampio parcheggio gratuito interno alla struttura

Quando: Mercoledì 6 Giugno dalle 20.50 alle 22.50

Vini in degustazione coperta: 5

Quota di partecipazione della serata: 45 euro.

Modalità di iscrizione: prenotazioni tramite sms al 3473353985 indicando nome e gnome e numero partecipanti.